Chi è lo Scrittore?
Lo Scrittore è prima di tutto un Essere Silenzioso, perché sa che solo il Silenzio apre la Via.
La Via al nuovo.
Lo Scrittore è un viaggiatore coraggioso.
Perché ci vuole tanto Coraggio ad intraprendere un viaggio verso l’ignoto.
Sì, l’Ignoto! Perché lo Scrittore non sa dove sta andando, non conosce la strada, non conosce il Luogo che percorrerà che troverà che incontrerà, se lo conoscesse, non potrebbe Raccontarlo!
Perché il Racconto è sempre nuovo.
Lo Scrittore è un essere di fede, ha una profonda fede nell’Universo che sta attraversando.
Certo non ha una fede precostituita, non ha una fede imposta dall’esterno, perché lo Scrittore è un Essere Libero.
È libero persino dalle proprie Parole.
Potrebbe stare giorni interi senza parole ad assaggiare il Silenzio che gli scorre in bocca!
Poi all’improvviso da quel Silenzio le parole nascono, e non sono piccoli germogli, no!
Sono scrosci di acqua che scorrono, scorrono scorrono, battono sui vetri della sua coscienza, della sua mente del suo Cuore…
E non bussano le parole, arrivano e basta e lì quando il fiume è in piena Lui, lo Scrittore sa che non può fermarsi altrimenti ne sarebbe travolto!
Deve lasciarsi andare, deve fluire insieme alle parole, Lì in quel preciso istante lo Scrittore diventa una cosa unica con la Scrittura, e da questa non se potrà mai separare, perché è diventato quello che ha scritto.
Lo Scrittore non presta le dita delle mani alle parole, lo Scrittore è chi si lascia cambiare dalle Parole che scrive.
Certo lo Scrittore lo sa, che non sono state generate solo da lui quelle parole, ma sa altrettanto bene che “quelle parole” che lo hanno usato come canale, come sua mente, come suo cuore, come sua coscienza, come sue mani non sarebbero uscite così, con quella forma con quel ritmo, con quel sapore, con quell’odore, “quelle stesse parole” se avessero scelto un altro Scrittore!
Ma di questo non se ne fa un vanto, anzi è in contemplazione di tanta Grazia!
Sì lo Scrittore è un Essere graziato.
Graziato dall’Universo.
È un pre-scelto.
Come un Danzatore, un Cantante, un Attore, un Musicista, un Pittore, uno Scultore, uno Scienziato, ma di quelli veri qui intendiamo non certo i replicanti.
Perché?
Perché tutti coloro che ascoltano il vento della creatività sono folli viaggiatori.
Perché chi vive della propria Arte, vive di Anima.
Che cosa vuol dire vivere della propria arte?
Non poterne fare a meno.
A meno di che?
A meno di ascoltare il mondo attraverso il proprio Silenzio Interiore.
Sì, perché è dal Silenzio che nasce l’Arte.
È nel Silenzio che la Creatività ti mostra la sua via.
La via della Creatività è Cura.
Ti cura, ci cura, Risveglia la nostra capacità di Autoguarigione.
È per questo che ci vuole coraggio.
Che cos’è davvero il coraggio?
Una forza misteriosa che nasce come l’alba e il tramonto tutti i giorni dentro ogni essere vivente.
Il coraggio ci fa evolvere.
Il coraggio ci da sempre Cibo, nutrimento per ogni corpo.
Perché il coraggio è la mano destra della creatività.
La disciplina la mano sinistra.
Eh sì, ci vuole tanta disciplina, ma non quell’imposta, è una disciplina curiosa quella dello Scrittore.
La disciplina dello Scrittore è come il battito del Cuore, necessario alla vita e regolato dalla Vita stessa.
Il Cuore non dice mai “no oggi non mi va”…
Il cuore batte e basta… sino a quando “si dimentica di battere”.
Ma a quel punto lo fa solo per ricordare allo Scrittore che è ora di cambiare vita.
Che è giunta l’ora di intraprendere un altro Viaggio.
Ma a quel punto lo Scrittore è pronto.
Perché di viaggi ne ha fatti tanti, per tutta la vita, e conosce bene il battito del suo Cuore, perché ha regolato l’accesso alle parole per tutta la sua vita.
Conosce ogni singola variazione perché lo Scrittore è un uomo Silenzioso e nel Silenzio si sentono sempre i Cuori battere.
Lo Scrittore conosce il cuore degli uomini.
Ma conosce ancora meglio il cuore delle donne.
Perché il cuore delle donne è un cuore che ascolta.
Ascolta sempre le variazioni delle Anime.
Le Anime…
“Come sono le Anime degli scrittori?”
“Anime ribelli.”
“Ma tutti i ribelli sono scrittori?”
“Sì.”
“Anche se non hanno lasciato un segno delle loro Vite?”
“Impossibile.
I Ribelli sono la punteggiatura di ogni libro.
Sono le pause di respiro tra una parola e l’altra.
Le parole le puoi scrivere, disegnare, infilare in uno spartito musicale, le puoi danzare, le puoi cantare, le puoi scolpire, le puoi far diventare formule matematiche e fisiche, puoi dipingerle o mimarle.”.
Perché le parole sono solo ponti di connessione tra un io e l’altro, tra un mondo e l’altro tra te e me.
Le Parole sono il mio Benvenuto, sono la mia Casa. Sono la mia Identità.
Sono lo Specchio del Viaggio della mia Anima.
Benvenuta Anima.
Benvenuta a Te, nel mio Mondo, Anima Ribelle.